L’intelligenza artificiale generativa (GenAI) sta trasformando radicalmente il mondo delle imprese. L’adozione incontrollata di strumenti basati su questa tecnologia espone le aziende a rischi notevoli, spesso sottovalutati. Ti sei mai chiesto quali potrebbero essere le conseguenze di un uso indiscriminato dell’AI da parte dei dipendenti?
Secondo il recente Enterprise GenAI Security Report 2025 di LayerX Security, circa l’89% delle applicazioni GenAI utilizzate in azienda sfugge totalmente al controllo del management.

Questo dato allarmante evidenzia come, se non gestite correttamente, queste tecnologie potrebbero compromettere seriamente la sicurezza dei dati aziendali. Per capire meglio la portata del fenomeno, esploreremo le principali criticità e le migliori strategie per mitigare i rischi.
Ma anche far rischiare una chiusura o grandi multe a società che lavorano con segreti di stato o dati di pubblica amministrazione...
🔐 Rischi legati all’installazione autonoma di estensioni AI
La diffusione di estensioni AI non autorizzate rappresenta uno dei pericoli più concreti emersi dallo studio. Circa il 20% dei dipendenti ha installato autonomamente almeno una estensione AI nel browser, senza il consenso dell’azienda.
Ancora più grave è che il 58% di queste estensioni gode di permessi definiti ad alto o critico rischio, consentendo attività invasive come:
Monitoraggio delle attività online dei dipendenti.
Accesso completo ai contenuti delle pagine web visualizzate.
Acquisizione di cookie, credenziali e altre informazioni riservate.
Persino un piccolo numero, il 5,6%, è considerato potenzialmente dannoso, capace cioè di sottrarre direttamente informazioni sensibili, mettendo così in pericolo non solo i dati aziendali, ma anche la privacy personale degli utenti.
Immagina uno scenario in cui un’estensione malevola accede ai dati dei tuoi clienti attraverso il browser di un dipendente. Quali conseguenze potrebbe avere per la reputazione e la sicurezza finanziaria dell'azienda?
📌 Condivisione inconsapevole di dati aziendali sensibili
Un altro pericolo sottovalutato riguarda l’uso disattento degli strumenti di intelligenza artificiale generativa per elaborare dati sensibili. Secondo il report di LayerX, circa il 18% dei dipendenti dichiara apertamente di copiare e incollare informazioni all’interno di strumenti GenAI senza prestare attenzione al livello di riservatezza dei dati inseriti.
Ancora più preoccupante è il fatto che circa la metà delle informazioni condivise sia di natura riservata o strettamente aziendale, inclusi report finanziari, elenchi clienti, strategie di marketing o addirittura informazioni confidenziali su progetti interni.
Prova a immaginare concretamente la gravità di una simile situazione: un dipendente copia inavvertitamente una lista dettagliata di clienti, con dati personali e commerciali, all'interno di un'applicazione AI gratuita, non approvata dall'azienda. Questa informazione potrebbe finire nelle mani sbagliate o essere utilizzata impropriamente, causando violazioni della normativa sulla privacy (come il GDPR) e gravi perdite di fiducia da parte dei clienti stessi.
Purtroppo, episodi simili stanno diventando sempre più frequenti, a causa di una diffusa inconsapevolezza circa il reale funzionamento e le policy di gestione dati degli strumenti AI utilizzati.

🚨 Account personali e strumenti GenAI: un pericoloso mix
Una delle criticità più diffuse evidenziate dal report è l'accesso agli strumenti GenAI tramite account personali anziché quelli aziendali, una pratica adottata da circa il 71% degli utenti aziendali. Questo comportamento aggira completamente le misure di sicurezza standard implementate dall'organizzazione, compromettendo l'efficacia dei controlli interni e la capacità dell'azienda di monitorare, prevenire o reagire tempestivamente a eventuali attacchi informatici.
Per comprendere meglio il rischio, considera il seguente scenario: un dipendente utilizza il proprio account Google personale per accedere a un servizio GenAI cloud, dove inserisce dati sensibili relativi a un progetto aziendale.
Se questo account personale venisse compromesso, l’azienda avrebbe difficoltà a rilevare l’intrusione, rischiando perdite di dati, divulgazione di informazioni riservate, e potenziali danni finanziari e di immagine. Questa criticità, se non affrontata correttamente, potrebbe aprire facilmente le porte a vulnerabilità di sicurezza sempre più difficili da gestire.
📉 Cause principali del fenomeno e assenza di policy aziendali
Alla base di queste problematiche ci sono alcune ragioni strutturali, tra cui spiccano la mancanza di formazione e consapevolezza dei dipendenti, la scarsa disponibilità di strumenti GenAI ufficialmente autorizzati dall'azienda, e soprattutto la completa assenza o l’obsolescenza di policy interne dettagliate per regolamentare l’uso di queste tecnologie emergenti.
Le organizzazioni si trovano spesso impreparate davanti a fenomeni come la GenAI, finendo per adottare un approccio reattivo piuttosto che preventivo. L'assenza di linee guida chiare porta inevitabilmente i dipendenti a improvvisare, creando pericolose “zone grigie” in cui la sicurezza viene trascurata a favore della praticità o della rapidità d’utilizzo. È dunque essenziale intervenire in modo proattivo, sviluppando strategie di governance ben definite e policy interne aggiornate, capaci di educare e guidare i dipendenti verso un uso sicuro e responsabile.
Noi di IntelligenzaArtificialeItalia abbiamo aiutato grandi S.P.A. a redarre policy aziendali. Hai paura che la tua società sia esposta a questo rischio? Richiedi una consulenza gratuita! SUBITO! prima che arrivi il Garante della privacy a fare controlli...

🛠️ Framework di sicurezza: strategie concrete per difendersi
Per mitigare questi rischi, è fondamentale adottare un framework di sicurezza basato sul rischio, coinvolgendo in modo attivo i responsabili della sicurezza aziendale, i manager, e il personale IT.
Questo framework dovrebbe includere diverse fasi operative:
Mappatura dettagliata degli strumenti GenAI utilizzati per identificare precisamente quali applicazioni sono in uso e valutarne i rischi.
Audit periodici degli endpoint aziendali, volti a individuare e monitorare le attività AI sospette o non autorizzate.
Implementazione obbligatoria del Single Sign-On (SSO) per assicurare che i dipendenti utilizzino esclusivamente account aziendali protetti, eliminando progressivamente l’uso di account personali.
Sviluppare applicativi Interni, questo permette di mitigare completamente ogni tipologia di rischio
🎯 Formazione continua: educare per prevenire
La formazione rimane tuttavia il metodo più efficace per contrastare la diffusione di pratiche pericolose. La consapevolezza acquisita attraverso training mirati e sessioni di aggiornamento periodiche può trasformare profondamente la cultura aziendale, rendendo i dipendenti non solo utenti consapevoli, ma veri e propri custodi della sicurezza interna.
Nella mia esperienza, ho visto aziende ridurre drasticamente il numero di incidenti informatici grazie a semplici campagne formative interne. Questo approccio educativo, se integrato con strumenti tecnologici avanzati, può diventare il punto di svolta decisivo per garantire l’uso consapevole e sicuro della GenAI.
Agisci oggi stesso per bilanciare innovazione e sicurezza, evitando così che le tecnologie più promettenti si trasformino in minacce reali per la tua azienda.

🏛️ Scrittura di Policy AI Personalizzate: Sicurezza su Misura per Ogni Settore
Non tutte le aziende hanno le stesse esigenze di sicurezza quando si tratta di intelligenza artificiale generativa. Noi di Intelligenza Artificiale Italia offriamo un servizio di consulenza avanzato per la scrittura di policy aziendali personalizzate sull’uso dell’AI, in modo che ogni organizzazione possa sfruttare al meglio la tecnologia senza compromettere dati sensibili o conformità normativa.
Per aziende che operano in settori pubblici, finanziari, legali o sanitari, proponiamo policy estremamente stringenti, con controlli approfonditi, limitazioni sull’uso di modelli AI esterni e obbligo di revisione continua delle applicazioni utilizzate.
In questi ambiti, la fuga di informazioni potrebbe comportare conseguenze legali o danni reputazionali irreversibili, quindi ogni strumento deve essere certificato e tracciabile.
D’altra parte, per aziende che necessitano di proteggere segreti industriali o dati amministrativi interni, sviluppiamo policy più flessibili, che limitano l’uso di strumenti GenAI solo per alcune tipologie di task, lasciando ai dipendenti la possibilità di beneficiare dell’AI senza rischi per la proprietà intellettuale.
🛠️ Sviluppo di Software Proprietari: Controllo Totale sui Dati
Uno dei principali problemi nell’adozione di strumenti di intelligenza artificiale generativa è che molte applicazioni, come ChatGPT o Copilot, memorizzano e utilizzano i dati inseriti per migliorare i propri modelli, alimentando così l’addestramento futuro dell’AI. Questo significa che informazioni riservate inserite dagli utenti potrebbero, in alcuni casi, diventare parte della base di conoscenza del modello stesso, con il rischio di essere accessibili ad altri utenti in futuro.
Per evitare questo pericolo, noi di Intelligenza Artificiale Italia sviluppiamo software proprietari basati su modelli open-source che garantiscono il totale controllo sui dati aziendali. Queste soluzioni consentono alle imprese di usare l’intelligenza artificiale internamente, senza il rischio che i dati vengano trasmessi a server esterni o utilizzati per addestrare modelli commerciali.
Adottare un modello AI customizzato e installato su server privati permette alle aziende di avere la piena proprietà della tecnologia, senza alcun rischio di data leakage.
Questo è particolarmente importante per le realtà che gestiscono dati sensibili, come studi legali, istituti finanziari o aziende con brevetti industriali strategici.
🔍 Analisi e Survey Protetti da NDA: Identificare i Rischi Nascosti
Molte aziende non hanno una chiara comprensione di quanto l’intelligenza artificiale generativa venga già utilizzata internamente e di quali rischi possano essere stati già innescati senza che il management ne sia consapevole.
Il problema principale è che i dipendenti adottano strumenti AI in autonomia, copiando e incollando dati sensibili senza valutare le implicazioni di sicurezza.
Per affrontare questo scenario, offriamo un servizio di analisi e audit interni, in cui conduciamo survey anonime e protette da NDA (Accordi di Non Divulgazione) per valutare in modo concreto e sicuro:
Quanti strumenti AI non autorizzati sono già utilizzati?
Quali dati sensibili sono stati esposti inconsapevolmente?
Quali sono le aree aziendali più a rischio e quali policy vanno rafforzate?
Questa attività permette di quantificare gli illeciti già avvenuti, identificare le vulnerabilità e creare un piano di azione immediato per proteggere i dati aziendali. Grazie a questa analisi, le imprese possono adottare strategie di mitigazione del rischio e prevenire future violazioni, evitando sanzioni per non conformità e possibili danni reputazionali.
Con il nostro approccio, le aziende non solo possono adottare l’intelligenza artificiale in sicurezza, ma anche trasformarla in un vantaggio competitivo. Se la tua azienda vuole proteggersi, mantenendo allo stesso tempo la libertà di innovare, contattaci per una consulenza personalizzata. La sicurezza dell’AI non è un’opzione, è una necessità.
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