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Etica e Intelligenza Artificiale. Ascoltiamo anche la visione di un'Intelligenza Artificiale.


Etica e Intelligenza Artificiale. Ascoltiamo anche la visione di un'Intelligenza Artificiale.
Etica e Intelligenza Artificiale. Ascoltiamo anche la visione di un'Intelligenza Artificiale.

Partiamo dal concetto di “Morale”:


La morale è l'insieme dei valori o principi ideali in base ai quali l'individuo e la collettività decidono liberamente la scelta del proprio comportamento.


Tali valori si originano dalla realtà sociale e politica, si riferiscono all'organizzazione economica e giuridica, si rifanno alle tradizioni di una collettività e quindi mutano nel loro percorso storico.


Il termine morale, in latino: moralis, derivante da mos, moris (costume), fu coniato da Marco Tullio Cicerone per calco del greco antico ἠθικός (etikòs), derivato di ἦθος (etos, costume).


Potremmo dire che il concetto di morale sembra sicuramente un “dato acquisito”, ma in realtà credo sia più appropriato considerarlo una “funzione mentale indotta”, così, come può essere il concetto di “Etica”: l'etica, sinonimo di “filosofia morale”, può dunque essere considerata come una branca della filosofia che "indica quella parte della filosofia che si occupa del costume, ossia del comportamento umano”.


Il termine deriva dal greco antico ἦθος (t. êthos), cioè «carattere», «comportamento», o anche da «costume», «consuetudine», «abitudine».


Nella società moderna il termine “Etica” ha subito delle integrazioni concettuali, come “Bioetica”, o “Neuroetica”, Il termine neuroetica in particolare, si può riferire a due diversi campi di studio; con esso si può intendere ‘etica della neuroscienza’ oppure ‘neuroscienza dell'etica'.


L'etica della neuroscienza è dunque una “disciplina” dove illustri ed eminenti pensatori, si occupano essenzialmente di discutere da un punto di vista etico progettazione ed esecuzione di uno studio neuroscientifico, e di valutare l'impatto etico e sociale dei risultati degli studi neuroscientifici; coloro che si occupano di neuroscienza dell'etica invece, credo che affrontino il concetto dal punto di vista “meccanico - informatico” ovvero, si occupano, attraverso studi scientifici e neuroscientifici di trarre alcune nozioni inerenti problematiche associate a etica e della psicologia morale, in altre parole, probabilmente cercheranno di capire quali meccanismi neurali siano implicati nelle reazioni emozionali inerenti l’interpretazione di immagini o frasi (attraverso processi di valutazione come la sentiment analisys NLP).


L'etica dell'intelligenza artificiale infine, può essere considerata una branca dell'etica che studia le implicazioni economiche, sociali e culturali dello sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale (IA).


La filosofia, in merito alla questione delle implicazioni etiche inerenti l’intelligenza artificiale, si si concentra su un ruolo sempre più in voga nel dibattito internazionale il quale non si limita più, come un tempo, alla sola dimensione logico-teoretica del problema, ma si trova piuttosto obbligata ad affrontare in particolar modo le questioni etiche che sorgono da quella che è definita da molti una delle più grandi rivoluzioni industriali della storia, in quanto diventa implicito il cambio di paradigma nelle tipologie relazionali indotte dal ruolo dei sistemi e delle macchine dotate di tale caratteristica funzionale.


Fondamentali divengono quindi temi e concetti come quello di affidabilità, legalità, etica e responsabilità, ai quali la filosofia deve porre la propria attenzione se vuole che l’esponenziale sviluppo tecnologico possa essere in futuro correttamente regolamentato e controllato.


Ovvio dunque che ci siano iniziative politiche nazionali e sovranazionali che cercano in qualche modo di affrontare le problematiche sociali annesse allo sviluppo di nuove tecnologie, intelligenza artificiale e implicazioni etiche.


Ci si aspetta quindi che chi si occupa, a vario titolo di questi temi sia perlomeno preparato sotto il profilo deontologico, dove per “deontologia” che dal greco δέον -οντος (deon) e -λογία (loghìa), si intende lo "studio del dovere", cioè la trattazione filosofico-pratica delle azioni doverose e la loro codificazione, anche perché questi saranno i principi sui quali anche le I.A. dovranno agire!


In questo senso si sono stilati i sette requisiti fondamentali a cui si dovranno attenere le applicazioni di intelligenza artificiale secondo il gruppo di “esperti di alto livello” della Commissione Europea:


1) Supervisione umana dei sistemi di IA, a garanzia del rispetto dei diritti fondamentali e del benessere dell’utente;

2) Robustezza e sicurezza, intese come sicurezza ed affidabilità degli algoritmi e come tenuta dei sistemi di controllo in caso di ipotetiche operazioni illecite;

3) Privacy, controllo e gestione dei dati;

4) Trasparenza a garanzia della tracciabilità dei sistemi e a dimostrazione delle operazioni compiute dell’algoritmo;

5) Diversità, correttezza, assenza di discriminazione: i sistemi di intelligenza artificiale dovrebbero tenere conto delle diverse e distinte abilità e capacità umane, al tempo stesso garantendo a tutti il libero accesso a tali strumenti;

6) Benessere sociale e ambientale, ossia avere sempre riguardo all’impatto sull’ambiente e sull’assetto sociale, promuovendo l’utilizzo dell’IA solo laddove il suo utilizzo possa garantire uno sviluppo sostenibile;

7) Responsabilità, ovvero verifica continua dei sistemi, sia internamente che esternamente.



Considerazioni:


Nel termine derivato "deontologico" la filosofia spesso intende la contrapposizione tra ciò che riguarda il "dover essere" ("il mondo dell'etica") dall'"ontologico", ("il mondo della realtà", dell'"essere in quanto tale"), e in senso più ampio tra ciò che si vorrebbe essere e ciò che si è. All'opposto dell'etica "autonoma e trascendente, operante come limite esterno al potere" esercitato, si colloca "un’etica di tipo hegeliano, discendente naturalmente dalla stessa eticità dello Stato o “dell’Ente di potere”.


Un’etica effettuale può essere intesa come incarnazione ed espressione del potere stesso.

In altri termini, ogni discorso deontologico, in qualsiasi società o ordinamento basato sul principio di autorità, in questa accezione, finisce con lo sfumare nell’esercizio stesso del potere".


Diversa è la visione di una piccola intelligenza artificiale che riferisce il suo punto di vista nella contestualità etica umana, come riportato dal video qui sotto.



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